O ti realizzi o ti rassegni

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spinSei fuori o dentro il filo spinato? Sei un essere realizzato o rassegnato?

Sei rassegnato se conduci una vita opaca, ovattata, ripetitiva,  rispettando controvoglia regole imposte da altri. La rassegnazione ti deprime, contribuisce ad abbassare il tuo sistema immunitario!

Manifesti in 4 modi lo spirito di rassegnazione:

1) Dipendenza. Dipendi dal giudizio degli altri, dall’approvazione, dall’amore. Oh l’amore!  Quanta infelicità racchiude spesso questa parola normalmente simbolo di felicità! Anche l’amore può essere rassegnato se dipendente. Ci sono persone che non possono vivere senza il partner anche se ricevono solo schiaffi e umiliazioni da lui/lei. Dipendenza significa lasciare che qualcun altro domini la tua vita, e questa è una mera rassegnazione a una mezza vita.

2) Conformismo. Vuoi fare “come tutti” ossia lavorare per comprare una casa, un’auto, la tv, il pc e l’ultimo modello di iphone. Vuoi andare in vacanza, mangiare al ristorante, vestirti in un certo modo, rispondere a certi canoni di moda e bellezza imposti dal sistema che non vede l’ora che tu ti UNIFORMI, così ci guadagna! Ma sì, tu devi essere come tutti, possibilmente fra i primi! Devi avere una bella macchina, così puoi dimostrare di essere ricco. Devi andare in vacanza in posti esotici, così sei invidiato. L’invidia serve al sistema affinchè tu continui a consumare i suoi prodotti. Sei una mucca al pascolo nelle mani del sistema, un asino che insegue la carota… e una volta raggiunta la carota, ne vuoi una più grande, continuando a rincorrere obiettivi non tuoi, “suggeriti caldamente” dal sistema.

{Attenzione please! Non sto dicendo che se sei ricco, fai vacanze ai tropici e hai un panfilo non vai bene! Sto solo dicendo che tu sei un essere unico e devi vivere a modo tuo, senza paragonarti agli altri né dimostrare niente a nessuno.}

3) Assenza di coraggio. Oh come piacerebbe alla tua anima rifugiarsi nella casetta nel bosco a dipingere! Forse vorresti scrivere, ballare, girare film… Ma come fai? Non ti è proprio possibile…Tu non hai abbastanza soldi, non hai tempo, e poi sono solo stupidi sogni, la vita è dura. Se credi che la vita sia dura, così sarà. Se credi che lavorare sia noioso e faticoso così sarà. E la tua anima resterà insoddisfatta.

4) Amnesia. Ti sei dimenticato che sei un essere unico e insostituibile, creato ad immagine e somiglianza di Dio! Sei un essere divino il cui scopo è essere felice imparando ad amare, per diffondere l’amore intorno a te! Eppure sei nato dall’amore di tuo padre e tua madre, dall’amore di un Padre Celeste che desidera ardentemente la tua realizzazione. Hai in te il potere di attrarre tutto il bene che desideri, ma te lo sei dimenticato. La durezza degli eventi, le avversità della vita te lo hanno fatto dimenticare. Ti hanno fatto credere che soffrire è una cosa normale. L’ego (la paura) vince sull’amore.

Antidoto per la rassegnazione:

Fai un piccolo passo in direzione dei tuoi sogni.

Addestra l’ego facendo qualcosa che ti rappresenti e che va contro le opinioni altrui. Ti piacciono i capelli lunghi e tua mamma ti critica? Tu fatteli crescere e dille amorevolmente che ti piaci di più così!  Vorresti mangiare vegetariano ma in casa tua cucinano carne? Cucina da solo e diventa vegetariano! In questo modo aumenti la fiducia in te stesso. Come puoi aver fiducia in te se molto spesso non sei te stesso, ma sei come ti vogliono gli altri???

E poi il secondo antidoto.

Equilibrio vita affettiva/vita lavorativa/riposo

Ti narro a questo proposito una piccola storia che circola su internet, molto significativa. Fai tu le tue considerazioni!

“Papà, posso farti una domanda?”
Papà: “Certo, di cosa si tratta?”fat Figlio: “Papà, quanti soldi guadagni in un ora?”
Papà: “Non sono affari tuoi. Perché mi fai una domanda del genere?”
Figlio: “Volevo solo saperlo. Per favore dimmelo, quanti soldi guadagni in un ora?”
Papà: “Se proprio lo vuoi sapere, guadagno $100 in un ora”
Figlio: “Oh! (con la testa rivolta verso il basso)
Figlio: “Papà, mi presteresti $50?”
Il padre si infuriò.
Papà: “La sola ragione per cui me lo hai chiesto era per chiedermi in prestito dei soldi per comprare uno stupido giocattolo o qualche altra cosa senza senso, adesso tu fili dritto per la tua stanza e vai a letto.
Pensa al perché stai diventando così egoista. Io lavoro duro ogni giorno per questo atteggiamento infantile.

Il piccolo bambino andrò in silenzio nella sua stanza e chiuse la porta.
L’uomo si sedette e diventò ancora più arrabbiato pensando alla domanda della ragazzo. Come ha avuto il coraggio di farmi una domanda simile solo per avere dei soldi?
Dopo un ora o poco più, l’uomo si calmò, e cominciò a pensare:
Forse c’era qualcosa di cui aveva davvero bisogno di comprare con $50, non chiede dei soldi molto spesso.
L’uomo andò nella stanza del piccolo bambino e aprì la porta.

Papà: “Stai dormendo, figlio?”
Figlio: “No papà, sono sveglio”.
Papà: “Stavo pensando, forse sono stato troppo duro con te prima. È stato un giorno faticoso per me oggi e mi sono scaricato su di te. Questi sono i $50 che mi hai chiesto”.

Il piccolo bambino si sedette subito e cominciò a sorridere.
Figlio: “Oh, grazie papà!”
Dopo, da sotto il suo cuscino ha tirato via delle banconote stropicciate. L’uomo vide che il bambino aveva già dei soldi, e inizio ad infuriarsi di nuovo. Il piccolo bambino iniziò lentamente a contare i suoi soldi, e dopo guardò il padre.

Papà: “Perché vuoi altri soldi se ne hai già”?
Figlio: “Perché non ne avevo abbastanza, ma adesso si”.
“Papà, ho $100 adesso. Posso comprare un ora del tuo tempo? Per favore vieni prima domani. Mi piacerebbe cenare con te.”

Il padre rimase impietrito. Mise le sue braccio attorno al suo bambino e lo implorò di perdonarlo.

Nel prossimo post, altri antidoti contro la rassegnazione!!!

 

12 risposte

  1. riccardo

    Quello si cerca è così a portata di mano che non lo vediamo, forse la ricerca non è stata approfondita o come la magioranza degli uomini la visione è a tubo, ovvero non a 360 gradi come quella delle donne. Se così fosse ci accorgeremmo dei condizionamenti che ci limitano, in quanto al tempo con i figli personalmente penso che mia figlia potrebbe dirmi un giorno o l’altro di essere stufa di me,tanto gli sono vicino, pagandomi idealmente per una breve pausa di lontananza. Forse converrebbe ad entrambi chissà torneremmo a rncontrarci con più affetto e dedizione. Ciao

  2. daniela

    Il mio problema è che non riesco a vivere la mia vita, ci sono sempre delle persone della mia famiglia che hanno una priorità, quindi io posso fare quello che mi piace solo quando nessuno ha bisogno di me, e questo mi sento infelice e stanca

    • Alessandra Donati

      Non rassegnarti MAI Daniela! Dedica tempo e spazio alla tua crescita personale per poter donare il tuo tempo col cuore alla tua famiglia anzichè per senso del dovere. Prima devi venire TU!

    • Marina

      E’ vero. Lo sono diventata negli anni. Ma è’ così’ difficile cambiare il sistema…

  3. rosa maria

    rileggendo queste riflessioni..ho visto i fantasmi contro i quali stò combattendo…stò provando ad uscire dal filo spinato…so che non sarà facile…ma mi stò impegnando davvero a mettermi al primo posto…ho iniziato dal mio balcone…poi un armadietto…è sempre un inizio….grazie per questo tuo blog

    • Alessandra Donati

      Grazie a te, Rosa Maria, che ti stai impegnando per liberarti dalla prigione mentale. Si inizia sempre con piccole cose, il balcone e l’armadietto sono già diversi, adesso!

  4. luigina

    io faccio parte della categoria dipendenza…sto molto male se non vedo o sento il mio lui…se così si può definire…sono una debole. lui sa essere molto dolce ma a volte molto scontroso e mi manca di rispetto. quanto vorrei essere una persona forte

    • admin

      E’ la tua dipendenza che attrae la sua mancanza di rispetto. Appena acquisterai forza interiore e amore per te stessa cambieranno le cose. Comincia a guardarti allo specchio e a rpeterti: Ti accetto così come sei Luigina e ti amo. Anche se non ci credi, fallo 2 volte al giorno ripetendo queste frasi + volte. Alla fine di un mese cambierà qualcosa!

  5. Enzo

    Sono sempre stato fra i rassegnati, da un pò di tempo ho deciso di realizzarmi come persona, certo non è facile, la famiglia è importantissima ma se non decido di fare un passo così importante sarò uno fra i tanti che conducono una vita mediocre e (quasi) senza scopo. Viva la vita.

    • Alessandra Donati

      Meraviglioso Enzo! Il tuo commento è un faro luminoso per tutti noi. Grazie:)

  6. gianluca pucci

    mi dispiace, ma queste sono solo belle parole, che lasciano il tempo che trovano, credete veramente di essere liberi di fare delle scelte, ci sarà sempre chi sceglierà per tè, siamo come dei cani lasciati a catena cortissima, con l’ illusione di essere liberi, in realtà abbiamo solo quel metro di catena , che ci fà credere che possiamo fare delle scelte per la nostra vita, quindi o seguiamo il gregge con quel l’ unico metro di libertà oppure viviamo una vita di disadattamento o di devianza, l’ unica vera via per una vita libera, passa per la ” rivoluzione “

    • Alessandra Donati

      Si può stare legati alla catena dandosi “in affitto”, ma anche un cane alla catena ogni tanto è libero! E quando è alla catena, il cane ama comunque il padrone, perfino se il padrone lo picchia.
      Amare è la risposta. Fare le cose per gli altri con amore è libertà e realizzazione. fare le cose per gli altri per dovere non ha alcun senso.

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