Angeli e relazioni

a Barga 040

Cosa fai quando hai rapporti difficili con una persona? Ad esempio con tuo padre, tua madre o tuo figlio? Li eviti? Tendi ad aggirare gli ostacoli, dando loro sempre ragione e ingoiando rospi? Oppure li affronti e sono continue liti?

Faccio l’esempio di un figlio visto che ho una figlia adolescente e che il nostro non è un rapporto facile. (nella foto, io e lei 12 anni fa)

1 – Ingoiare i rospi. Metti  che tuo figlio sia un despota  che vuole fare a modo suo, senza rispettare le regole della buona convivenza. Metti ad esempio  che stia ore al computer, studi senza profitto, lasci disordine in camera sua e in bagno e ti risponda male quando lo richiami all’ordine… Oppure pretende di essere accompagnato in discoteca, di tornare sempre più tardi la sera… Se tu continui a lasciarlo fare e a foraggiarlo (lavi, stiri per lui, gli fai da tassista, gli dai i soldi che gli servono…)  succedono ben 2 cose: LUI, tuo figlio, cresce viziato e tu sei infelice perché non riesci a far valere i tuoi principi. Ingoiare i rospi va contro te stesso e la tua natura di essere divino!

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2 – Affronti tuo figlio e ti scontri. Gli dai regole e divieti che lui puntualmente disattende, oppure rispetta i limiti che gli imponi ma è arrabbiato con te, ti odia e ti tratta male. Ti dice cattiverie. Tu ti fai sfuggire delle brutte parole e lo tratti male, facendolo sentire incapace o cattivo. Le parole dettate dalla rabbia non possono essere ritrattate e vanno contro il benessere dell’anima.

3 – La soluzione ideale che ti spiego in fondo.

Gli Angeli e le guide, se interrogati, ci danno meravigliose risposte.

Vediamo la tua rabbia per le situazioni a cui resisti:

Tuo figlio sta sempre al telefono, al pc o alla tv nonostante i tuoi inviti a svolgere attività più sane.

Tuo figlio lascia tutto in disordine, ama la discoteca, gli amici trasgressivi, le esperienze “al limite” (droga, alcool, violenza)

Tuo figlio non ti rispetta, offendendoti, attaccandoti o odiandoti

tuo padre ti vuole sempre al suo servizio e ti tratta male quando non lo fai

tua moglie vuole andare al mare quando tu lo odii……..

Chi più ne ha più ne metta.

La RABBIA deriva dal sentirti ferito perché qualcuno ti ha sottratto l’amore, negato la sua approvazione o il suo affetto per te.

La RABBIA è una battaglia contro te stesso e dentro la tua testa. Ma tu sei un Angelo, mandato sulla terra non per combattere, ma per diffondere la sua luce! Allora lascia che ti spieghi l’opzione numero 3:

3 – Quando sei arrabbiato, risentito o ferito crea una bolla di luce tutto intorno a te  e immagina di trovarti al suo interno. Questo fascio di luminosa luce angelica assorbe lentamente tutta la tua rabbia, lasciandoti tranquillo. Respira mentre il processo di assorbimento continua, lasciati cullare da questa sensazione di pace. Senti la certezza di essere al sicuro, di essere libero, con pensieri giocosi e allegri. Senti che il tuo Angelo o la tua guida sta tirando via da te ogni negatività. Stai in questa sensazione di liberazione almeno 5-10 minuti immaginando la luce divina assorbente e auto-pulente.

Dopo, vedrai il problema ridimensionato.

Ma tu dirai: “Sì però il problema resta”. Okay resta, è vero, ma ha perso d’importanza. Si è allentata la tua resistenza. Tuo figlio ti tratta male? Non accettarlo: apri la porta di casa e allontanati da lui. Poi a freddo digli che lo ami, ma non accetti più di essere trattato male. Ogni volta che c’è un problema, un possibile scontro, interroga il tuo angelo o le tue guide: “Qual è l’atteggiamento + giusto per creare un rapporto amorevole con questa persona?” Stai sempre in ascolto della risposta e valuta se è giusta per te: quando è giusta provi AGIO, quando non va bene provi DISAGIO. (quando provi disagio non è l’Angelo a suggerirti la risposta ma il tuo ego)

Fino ad oggi è sempre stato scontro? Il rapporto è compromesso? I tuoi Angeli possono comunque aiutarti! Forse hai bisogno di arrenderti, di allontanarti dalla relazione, di trovare un interesse diverso che crei il distacco. Forse hai bisogno di DARE FIDUCIA a quella persona e lasciarle fare la sua strada!

Oh, lo so che è difficile.

Con mia figlia sedicenne ho un rapporto difficile. Ora non ci scontriamo più perché ho deciso di vederla “gentile e amorevole”, visto che è così che voglio che diventi. Per adesso con me non lo è. Evita la mia presenza, mi critica, non vuole raccontarmi niente di lei… Pretende e basta, io le servo solo come tassista, cuoca, lavandaia e bancomat.

Ma io non mollo. Le comunico spesso il mio affetto e la mia fiducia in lei, magari con semplici sms. Quando mi tratta male so che è un’espressione di una sua sofferenza, senso di inadeguatezza, perché in realtà vorrebbe avere alcune mie qualità.

Quando eccede nelle sue manifestazioni negative verso di me, semplicemente me ne vado lasciandola sola con i suoi problemi.

Dolcezza e fermezza. E’ questa la via? Non è detto! Ma io ho scelto questa via e sai una cosa? Io sto bene! Ho energia da vendere! Adoro gli Angeli! Sono me stessa! Sono un esempio di gioia per lei!

Ecco cosa puoi imparare da questo mio scritto: non pensare che sia tuo figlio o tuo marito o chiunque altro a doverti rendere felice e fiero di lui.

Pensa tu ad essere gioioso e fiero di te stesso. Diffondi questa gioia intorno a te per trasmetterla ai tuoi cari. Sii tu la gioia che vuoi vedere negli altri! 

Tu riesci o non riesci a restare tranquillo e felice quando figlio/coniuge/genitore/ti provoca cercando di succhiare le tue energie? Qual è il tuo sistema?Dimmelo nei commenti!

5 risposte

  1. riccardo

    Ebbene, talvolta mi è difficile adottare la proposta numero 3, non riesco a nascondere il mio disappunto. Da qualche tempo al mattino mi alzo presto ed in prossimità o in concomitanza dell’alba, recito un mantra appreso frequentando gli incontri del Centro Studi Baktivedanta. La giornata scorre più liscia e riesco a parare meglio i contraccolpi delle discussioni latenti evitando di dare stura alla rabbia.

  2. Roberto

    Dipende molto dalle circostanze e dallo stato d’animo…..sicuramente cercherò di seguire i tuoi consigli e applicare quanto mi suggerisci. Credo ci voglia un grande self control….ma sicuramente ce la posso fare!

  3. marcella

    Ciao Ale mi interessa tutto di quello che pubblichi ma in particolare mi affascinano gli angeli. Ho provato molto a mettermi in contatto con loro e desidero sempre che mi diano una mano a togliermi dalla mente il pensiero del mio ex marito a cui (anche se mi ha tradita con altre donne) voglio ancora bene Spero che con questo ultimo tuo consiglio io possa riuscirci. Grazie di cuore x quello che ci trasmetti a presto

  4. daniela

    ciao alessandra
    trovo molto interessanti le tue parole
    io ho grossi problemi con mio figlio..e non solo
    l’unica cosa che so fare quando mi tormenta o esaspera è allontanarmi
    dopo sto meglio ma mi sento confusa
    e la strada giusta per me e per lui?
    mi sento debole e insicura..mi arrabbio con me stessa…vorrei di più e di meglio da me ma non riesco…non riesco a perdonarmi tutti gli errori che ho fatto , nel matrimonio(ho sposato la persona sbagliata…con mio figlio)
    Con mia figlia no, con lei sento di stare bene…se puoi aiutarmi grazie

    • Alessandra Donati

      Carissima Daniela
      allontanarti da tuo figlio quando lui è di cattivo umore e non è disposto a ragionare è cosa buona e giusta. Poi però quando lui è calmo devi parlarci. prima di farlo è bene che tu ti chiarisca cosa vuoi ottenere dalla conversazione con lui. Vuoi che lui ti rispetti di più? Vuoi che raggiunga dei risultati a scuola o al lavoro? DEVI SAPERE COSA VUOI altrimenti quello che gli dici cadrà nel vuoto.
      Perdonarti gli errori è un passo necessario anche se non facile.
      Il consiglio più utile che posso darti carissima Daniela è lavorare su di te.
      Perdonare, accettare e amare te stessa. Come fare? Ti do due piccole dritte. Uno: leggi il libro di Louise Hay, puoi guarire la tua vita. 2 Tieni un diario e annota tutti i giorni le tue emozioni. Fai due colonne: nella prima scrivi cosa è successo, cosa hai provato e come ti sei comportata. Nella seconda scrivi come avresti potuto fare meglio (lo farai la prossima volta). Ad esempio potresti scrivere: PRIMA COLONNA oggi mio figlio si è arrabbiato perché voleva fare una festa in casa e io glielo ho impedito. Lui urlava, mi insultava e io mi sentivo frustrata, non rispettata, mi sono venute le lacrime. Poi sono uscita per non sentirlo più. SECONDA COLONNA: la prossima volta che mi chiede qualcosa che io non approvo gli sorrido e gli dico che ci penserò, ne parlerò prima con suo padre. Se poi quando gli dico di GENTILMENTE di no lui si arrabbia, me ne vado senza emozionarmi, Il problema è suo, non mio.
      Scrivendo ti resta una traccia. Ogni volta la tua emozione cala perché la PERCEPISCI mentre arriva (ogni giorno descrivi sul tuo diario quello che provi, impari a conoscerti!) e sai che il problema non è tuo. Tu sei stata gentile, determinata e ferma. Se tuo figlio continua ad essere arrabbiato è lui ad avere un problema, tu mandagli amore e allontanati fisicamente.
      Vedrai, le cose cambieranno in meglio.

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